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Di Silvestre: "Performance record per la filiale italiana, tante sfide per il 2024"

Nel corso della tradizionale conferenza stampa di inizio anno, il presidente di BMW Italia Massimiliano Di Silvestre ha presentato i risultati del 2023, ma anche le prospettive e le sfide per il 2024 appena iniziato.

Prima come gruppo e come brand. Come anticipato qualche giorno fa dai dati internazionali, la BMW si è confermata anche per il 2023 la regina del segmento premium, da sempre conteso con le rivali Mercedes-Benz e Audi. Con 2.555.341 veicoli consegnati tra BMW, Mini e Rolls-Royce, il gruppo bavarese ha registrato un incremento del 6,5% rispetto allo scorso anno, segnando un record assoluto per l'azienda e superando i risultati della Mercedes-Benz, che si è fermata a 2.491.600 veicoli consegnati, con un miglioramento dell'1,5%. Per quanto riguarda i singoli brand, la BMW ha commercializzato 2.253.835 auto (+7,3%) contro le 2.043.800 della Mercedes-Benz e il 1.895.240 dell'Audi.

Elettriche: obiettivo raggiunto. Con 376.183 Ev consegnate, il gruppo BMW è cresciuto del 7,4% nelle vendite di auto elettriche rispetto allo scorso anno. Un risultato reso possibile dalla “costante capacità di innovare e dall'importante offensiva di prodotto”, sottolinea Di Silvestre, “che ci ha permesso di raggiungere l'obiettivo del 15% delle vendite che ci eravamo prefissati all'inizio dell'anno”. I modelli più venduti sono stati la BMW iX1 e la i4, per un totale di 330.596 unità (+92,2%), a cui si aggiungono le 45.261 Mini elettriche (+3,5%), che rappresentano ormai il 15,3% del venduto del brand inglese. Per i prossimi due anni l'asticella è posizionata ancora più in alto: “Prevediamo di vendere più di mezzo milione di vetture elettriche nell'anno in corso (un'auto su cinque sarà a batterie) per poi salire al 25% del totale nel 2025”, spiega Di Silvestre.

Record anche per la Rolls-Royce. La Casa inglese ha introdotto nel corso del 2023 la Spectre, la prima Rolls completamente elettrica: le consegne sono iniziate lo scorso inverno, e gli ordini coprono già la produzione fino al 2025. La Rolls-Royce ha chiuso l'anno con un record storico di vendite: 6.032 auto consegnate in tutto il mondo, con la Suv Cullinan la più richiesta in assoluto.

I risultati per l'Italia. Nel 2023, la divisione italiana del Gruppo BMW ha venduto 79.283 tra BMW e Mini, con un incremento del 21,5% rispetto all'anno precedente. Il solo marchio dell'Elica ha fatto registrare una crescita del 27,6%, un +0,2% di market share e +0,9% di segment share nel mercato premium. “Questa crescita è stata la più forte in Europa e la seconda al mondo”, ricorda Di Silvestre. Sul fronte dell'elettrificazione, sono state consegnate 12.194 auto tra BMW (9.430) e Mini (2.764); per quanto riguarda le sole elettriche si registra un +14% rispetto al 2022, con 3.103 BMW (+50,3%) e 1.059 Mini. Il lancio delle BMW M3 Touring, XM e M2 ha portato il marchio M a segnare un +97% rispetto al 2022, con 1.076 unità vendute: l'obiettivo è quello di tornare leader di mercato nel 2024 con l'arrivo della M5 Touring.

2024, il “tocco italiano”. “Il potenziale del mercato premium in Italia non può prescindere dal posizionamento lifestyle dei brand BMW”, spiega Di Silvestre. “Ecco il senso di iniziative come la House of BMW in via Montenapoleone, l'Urban store di BMW Roma, delle partnership con AC Milan e la Federazione Italiana tennis”. Nei prossimi mesi nasceranno anche nuove collaborazioni con brand trasversali al lusso, e si rafforzeranno quelle esistenti, dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro dell'Opera di Roma, così come quelle con il mondo della ristorazione stellata. Per quanto riguarda il prodotto, sono in arrivo nuove iniziative di comunicazione e campagne finanziarie con BMW Bank, perché “la nostra attuale leadership non può essere considerata un punto di arrivo, ma solo di partenza: vogliamo incrementare sia la quota di mercato sia il segment share”.

La rivoluzione delle concessionarie. Attualmente sono in corso 41 progetti di rinnovamento delle concessionarie, di cui 6 già completati, e che coinvolgeranno anche i processi dei service per poter rispondere in maniera più rapida alle richieste e alle esigenze dei clienti. I dealer, così, si trasformeranno da semplici spazi espositivi dove vedere le auto da comprare a “luoghi caldi, accoglienti, simili agli showroom di moda dove ogni dettaglio è importante, a partire dall'esperienza olfattiva”.

L'esperienza Mini. Sarà il brand inglese il primo a sperimentare, in tutta Europa, il nuovo modello di agenzia, che in questa fase di transizione e di cambiamento della gamma si presenta come “ibrido”: i modelli a fine ciclo di vita vengono venduti con il sistema tradizionale di retail e i nuovi in arrivo con il modello di agenzia, con l'obiettivo entro gennaio di “avere circa il 50% di entrata ordini costituito da Mini della nuova gamma”.




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