Nessuna versione a benzina della nuova Mini rientra nelle auto che possono essere guidate dai neopatentati sulla base delle nuove regole del Codice della strada, entrato in vigore lo scorso dicembre. Risultano invece accessibili tutte le elettriche, compresa la più potente John Cooper Works. La Mini elettrica riprende le linee della versione termica, ma in realtà è un modello nuovo: è lunga 3.858 mm, larga 1.756 e alta 1.460, con un passo di 2.526 mm. Le dimensioni sono analoghe, ma lo spazio a bordo è di più. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 210 litri (800, abbassando gli schienali della seconda fila).
Quali si possono guidare. Tre le motorizzazioni in gamma, tutte a trazione anteriore, tutte guidabili dai neopatentati. La Mini E monta un'unità elettrica da 135 kW (184 CV) ed è abbinata a una batteria da 36,6 kWh netti, per un'autonomia dichiarata di 300 km. La Mini SE ha una potenza di 160 kW (218 CV) e una batteria da 49,2 kWh netti (400 km di autonomia). Da ultima c'è la John Cooper Works, con messa a punto specifica, motore da 190 kW (258 CV) e batteria da 49,2 kWh (371 km di autonomia dichiarata). Questa versione scatta da ferma a 100 km/h in 5,9 secondi.
Prezzi e dotazione. Le prime due motorizzazioni sono disponibili in quattro allestimenti (Essential, Classic, Favoured e JCW), con prezzi che partono da 29.500 euro per la E e da 33.500 euro per la SE. Di serie i cerchi di lega da 16”, climatizzatore bizona, sensori luci e pioggia, Android Auto e Apple CarPlay wireless. La John Cooper Works parte da 41.500 euro. La guida assistita di Livello 2 è disponibile solo su richiesta.