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Stati Uniti, un software per diluire il traffico

In origine doveva servire per il controllo visivo della qualità nella produzione e nella logistica degli stabilimenti del gruppo Volkswagen. Poi, gli specialisti dello Smart.Production:Lab di Wolfsburg si sono resi conto che la sua capacità di riconoscere ed elaborare le immagini potevano servire per analizzare i flussi del traffico in città, da utilizzare per migliorare il servizio di trasporto pubblico, velocizzare gli interventi in caso di situazioni di emergenza e persino progettare la rete di ricarica per le auto elettriche.

Dalla fabbrica alla strada. Come altri produttori, il gruppo di Wolfsburg ha cominciato a sviluppare in casa i software necessari per far funzionare al meglio le sue fabbriche. Il Volkswagen vision workbench (VW2) “inventato” dallo Smart.Production:Lab nasce per consentire la verifica rapida dei materiali e delle relative etichette. A Carmel, una cittadina dell'Indiana, invece, il software è collegato alle telecamere pubbliche che ne sorvegliano le strade - finora soltanto per motivi di sicurezza - per creare un ampio database. Una quantità enorme di dati che sono poi analizzati dall'intelligenza artificiale con l'obiettivo finale di ottimizzare l'infrastruttura urbana.

Sapere per pianificare. I dati raccolti dal VW2 relativi al numero di auto, due ruote e pedoni che transitano su una determinata strada consentono all'amministrazione di individuare, per esempio, i luoghi in cui è necessario offrire maggiori possibilità di parcheggio, oppure aumentare i passaggi degli autobus e ancora deviare il traffico nelle ore di punta. Per consentire all'algoritmo di operare in un contesto urbano, dove può accadere di tutto, gli specialisti dello Smart.Production:Lab hanno dovuto insegnargli a riconoscere persino gli animali selvatici (il che, tra l'altro, consente di comunicare ai veicoli connessi eventuali avvistamenti).

Privacy garantita. Tra le modifiche che gli sviluppatori della Volkswagen hanno dovuto mettere a punto, ci sono anche quelle necessarie per trattare i dati in forma anonima. I movimenti del traffico sono visualizzati in forma aggregata, utilizzando grafici e mappe. Inoltre, i volti delle persone sono automaticamente pixellati, così come le targhe dei veicoli.

Un aiuto nelle emergenze. Questa massa di informazioni, aggiornata ogni 10 secondi, sarà utilizzata dalla municipalità di Carmel non soltanto per la progettazione delle infrastrutture, ma anche per facilitare l'opera delle forze dell'ordine e di soccorso in situazioni critiche, come i grandi eventi o le emergenze pubbliche. Il prossimo passo prevede l'installazione della tecnologia su un maggior numero di strade, così da creare un modello di traffico per la città.

Perché Carmel. La cittadina dell'Indiana, che conta circa 100 mila abitanti, è stata scelta per il suo clima e per la sua “propensione all'innovazione”. Qui si alternano infatti le condizioni meteo più diverse. Le telecamere devono dimostrare di funzionare anche con il gelo, la nebbia o la neve. Nel 1924, Carmel è stata il primo agglomerato urbano negli Usa ad avere i semafori elettrici. E oggi conta il maggior numero di rotonde di tutti gli Stati Uniti.




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