La Skoda fa retromarcia sulla Fabia Wagon. Dopo aver annunciato di volerla proporre anche nella quarta serie del modello, presentata sul finire della scorsa primavera e in vendita dall'estate, ora la Casa della Freccia Alata ha invece rinunciato ufficialmente a una variante giardinetta della sua segmento B. Il “taglio”, non previsto nei piani iniziali, rientra in una strategia di razionalizzazione della gamma sempre più comune tra i costruttori automobilistici, chiamati a concentrare gli investimenti nella transizione all'elettrico.

I precedenti. Tuttavia, questa decisione sorprende perché sconfessa quanto dichiarato dagli stessi dirigenti della Skoda non più tardi di qualche mese fa. “Avremo ancora una volta una versione Combi, che verrà dopo” aveva scritto il ceo Thomas Schaefer in un post su Linkedin che anticipava l'imminente reveal della nuova Fabia. Intervistato dal nostro direttore Gian Luca Pellegrini su Quattroruote di gennaio, lo stesso Schaefer aveva ribadito: “Entro la fine del 2022 arriverà anche la station, che in questo segmento è ormai una rarità”. Un assaggio di come avrebbe potuto essere l'auto, tra l'altro, ve l'abbiamo fornito con una delle nostre ricostruzioni grafiche (guarda l'immagine sotto) nel dossier Q Novità allegato allo stesso numero.

Resta in corsa. E adesso, cosa succede? La familiare non sparirà di colpo dai listini. Almeno per tutto il 2022, infatti, resterà in commercio la Fabia Wagon attuale, dopodiché la Casa deciderà se prolungarne ulteriormente la vendita in base agli ordini. A cambiare i destini della piccola station boema sono stati i vertici del gruppo Volkswagen, sulla scorta dei piani prodotto varati più di recente. La Skoda, in particolare, nell'ambito della strategia “Next Level” con orizzonte al 2030 ha annunciato l'arrivo di almeno tre nuovi modelli completamente elettrici e l'obiettivo di coprire dal 50 al 70% delle vendite in Europa con vetture a emissioni zero.

Fortune alterne. Va detto che, almeno in Italia, la mancanza della Wagon si sentirà fino a un certo punto: il mix di vendita della Fabia nel nostro Paese, infatti, privilegia nettamente la berlina, scelta dal 95% dei clienti. Il discorso, però, cambia per quanto riguarda altri mercati, come quelli dell'Europa dell'Est e del Nord, dove la station compatta ha raccolto negli anni più ampi consensi, affermandosi come un'auto da famiglia offerta a un buon rapporto qualità/prezzo.