Dalla 205 in giù, le macchine di segmento B hanno sempre rivestito un'importanza fondamentale nella storia della Peugeot. La 208 – auto dell'anno 2020 – prosegue la tradizione. Puntando soprattutto sul look, d'impatto fuori come dentro, e su una piattaforma ben riuscita. Con un motore, l'1.2 turbobenzina, qui nella versione da 130 cavalli con il cambio automatico a 8 marce, brillante e fluido. Ecco tutto quello che c'è da sapere per mettersi in garage la Peugeot 208 Puretech 130 Eat8 GT giusta, senza rischi.

Confort e abitabilità. La Common modular platform, meglio nota come Cmp, ha portato una lunghezza di 406 centimetri, un passo di 254 e una larghezza di 196. Dentro, lo spazio è adeguato alle esigenze di quattro adulti, anche se nella zona posteriore dell'abitacolo ci sono rivali più spaziose. Pure il bagagliaio non è granché capiente: il Centro prove ha misurato una capacità pari a 247 litri, ovvero una quindicina in meno rispetto al vano della 207. Va meglio dal punto di vista del confort: le sospensioni (in particolar modo quelle anteriori) vantano uno smorzamento efficace, anche sulle sconnessioni più importanti. Dietro, la 208 è più rigida, come sovente accade sulle vetture che montano il retrotreno con schema a ruote interconnesse. Nessun problema per quanto riguarda l'isolamento dai rumori esterni.

Infotainment. Schermo ampio, da 10 pollici, orientato verso il guidatore, e connettività Android Auto ed Apple CarPlay, anche se via cavo. Della partita anche il sistema di navigazione, la piattaforma di ricarica wireless e quattro prese Usb. Semplice da utilizzare, anche in movimento, il touch da 10” fa il paio con l'ultima versione dell'i-Cockpit, la strumentazione al piano di sopra rispetto al volante. Grazie a un proiettore, le informazioni vengono visualizzate su due livelli di lettura, con le più importanti (come la velocità) poste in primo piano. Si può scegliere fra tre colorazioni, con i vari layout gestibili in modo facile, con una rotella sul volante.

Stile e sicurezza. Per la guida di livello 2 bisogna scegliere il pacchetto Drive assist plus (500 euro), che – con il cambio automatico Eat8 - include il regolatore di velocità attivo con funzione stop&go e l'assistenza al mantenimento della traiettoria. Ampio lo spazio per la personalizzazione: sette le possibilità per la tinta esterna, con il giallo Faro dell'esemplare che vedete in gallery ottenibile senza sovrapprezzo. Nell'abitacolo, la scelta è fra il tessuto Capy (di serie) e la pelle Nappa, entrambi in nero e con inserti in Tep Mistral.

Dinamica di guida e consumi. L'1.2 tre cilindri turbobenzina da 131 cavalli e 230 Nm a 1.750 giri è un gran bel motore: ben accordato con l'automatico con convertitore a 8 rapporti (morbido e rapido nei passaggi marcia) dimostra un bel vigore sia ai bassi regimi sia vicino alla zona rossa del contagiri. Su strada, la Peugeot 208 offre un riuscito equilibrio fra agilità e stabilità, anche se le manca quel pizzico di reattività – e un feedback più curato dello sterzo – che le avrebbe donato un maggior sapore nella guida. I consumi? Più che discreti: in media, la 208 Puretech 130 percorre 13,7 chilometri con un litro di benzina, che salgono a 16,1 in statale e scendono a 12,6 in città e a quota 13,2 in autostrada.

Modalità di acquisto. Sul sito della Peugeot è possibile configurare la 208 preferita per un noleggio a lungo termine, con durata da 24, 36 o 48 mesi e un chilometraggio annuale pari a 10.000, 15.000 o 20.000 km. Le rate – per una Puretech da 75 cavalli – partono da 299 euro al mese, con il primo canone di 3.100 euro. Naturalmente, non manca la possibilità di finanziamento, con condizioni che vanno stabilite a seconda della motorizzazione e dell'allestimento scelto.

PRO
Motore: il tre cilindri turbo è uno dei migliori del segmento per prestazioni e regolarità.

Freni: spazi corti, anche sulle superfici a bassissima aderenza.

CONTRO
Bagagliaio: forme regolari, ma la capienza è soltanto discreta.

Sterzo: pecca un po' in termini di feeling trasmesso e rapidità.