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Solo tre mesi di attesa per la 308 (in barba al chip)

La crisi dei microchip avrà un impatto limitato sui piani del 2022 e chi ordina una nuova Peugeot 308 oggi dovrebbe vedersela consegnare tra fine aprile e inizio maggio. Lo ha detto durante un incontro con la stampa il nuovo ceo di Peugeot Italia, Thierry Lonziano (i nonni, italiani, migrarono in Francia), arrivato a Torino dopo il recente ruolo di capo globale di marketing e comunicazione. Nell'anno appena aperto proseguirà la transizione energetica con la previsione di un mix di vendite più favorevole alle varianti elettrificate che dovrebbero raggiungere un peso del 20% contro il 15 dell'anno scorso: in sostanza una macchina su cinque sarà a batteria o plug-in. Un punto della situazione che per la Peugeot è importante, visto che il nostro Paese rappresenta per il marchio del Leone il secondo mercato al mondo, subito dopo la Francia. 

Un cambiamento epocale. “Un anno fa abbiamo annunciato la nascita di Stellantis, al cui interno Peugeot rappresenta uno dei marchi storici, con i suoi 211 anni di vita, e di assoluto rilievo in termini di volumi: nel mondo su cinque auto del gruppo vendute una è Peugeot”, rimarca Lonziano, aggiungendo: “Archiviamo questi primi dodici mesi con soddisfazione: il mercato si è in parte ripreso dopo la batosta del 2020, anno di Covid, con un più 5% a livello globale. In Europa, il brand è nei top tre. Ma l'evento storico, se così si può dire, del 2021 è rappresentato dal progresso delle Lev, cioè di elettriche pure (Bev, ndr) e ibride plug-in (Phev, ndr), passate nel Vecchio continente dal 10 al 25% del mix. Quindi da gennaio 2020, quando un'auto su dieci era elettrificata, siamo arrivati a dicembre quando la proporzione è diventata di uno a quattro. Mai nel mercato dell'auto si era vissuto un cambiamento così importante all'introduzione di una nuova tecnologia”.

Il quadro al di qua delle Alpi. E l'Italia, in questo quadro, dove si colloca? Al 6% di quota, il che fa di Peugeot il quarto marchio sulla scena. Novantottomila veicoli consegnati nel 2021 (di cui 13.750 veicoli leggeri), questo il bilancio della filiale italiana, e l'obiettivo di scavallare ampiamente la soglia dei 100 mila quest'anno. A raccogliere più consensi (cioè più ordini) è stata la 2008, con 25.505 nuovi clienti, seguita dalla cugina 208 (23.582) e, terza, dalla 3008 (20.879). La 308 ha registrato vendite residuali del modello uscente per 3.807 unità. “Ma tradizionalmente è la nostra terza auto più venduta. E ci aspettiamo che torni gradualmente a quel ruolo”, ha detto Lonziano. Ma si è chiuso in un “no comment” sull'introduzione della terza variante di carrozzeria, da alcune fonti chiamata 4008, di cui Quattroruote ha anticipato le possibili caratteristiche

Oggi sceglie il cliente, domani… “Siamo molto soddisfatti del fatto che abbiamo un modello nelle prime tre posizioni in classifica in ogni categoria. La e-2008, in particolare, è prima nel segmento Suv elettrici in Italia”, ha dichiarato ancora il capo di Peugeot Italia. Mano a mano che nuovi modelli ibridi o full electric si aggiungono al portafogli – il prossimo importante sarà all'inizio del 2023 la e-308 (con batteria da 54 kWh - 4 in più della e-2008 -, 156 CV, rete elettrica da 400 volt e circa 400 chilometri di autonomia), il “power of choice”, cioè la facoltà di scegliere tra benzina, diesel e corrente (o ibrido) la forma propulsiva che più ti aggrada, continuerà ad essere la formula commerciale tipica, ma progressivamente le native elettriche prenderanno il sopravvento nella gamma: nel 2030 non dovrebbe più esserci offerta a combustione sui modelli nuovi.




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