Suv che va, suv che viene. Nell'illustrare un aggiornamento della futura offerta elettrica in Europa, la Ford ha confermato lo stop alla produzione della EcoSport, B-Suv derivata da un modello dedicato ai mercati emergenti, dal 2017 prodotta anche nel Vecchio Continente, a Craiova (Romania). Si tratta dello stesso stabilimento in cui viene assemblata la Puma, che nel 2024 verrà affiancata da una variante elettrica. Nell'ottica riorganizzare le proprie linee di assemblaggio, dunque, entro l'anno verrà fermata la catena della piccola sport utility, le cui vendite europee si sono limitate a circa 31.000 unità (fonte Carsalesbase.com) nell'anno appena trascorso, mentre la Puma – reduce da un 2021 da oltre 130 mila immatricolazioni – è diventata (nel continente) la nuova bestseller del costruttore americano, complici gli intoppi produttivi occorsi alla Fiesta per carenza di forniture.

Una (breve) storia in due tempi. Modello lanciato in Brasile nei primi anni duemila, la EcoSport è approdata in Europa soltanto con la seconda generazione, presentata nel 2012 e introdotta sul mercato a cavallo tra il 2013 e il 2014. La prima versione di questo modello, pronta a cavalcare il successo delle vetture a ruote alte compatte (su tutte la Renault Captur), si presentava con un look da fuoristrada, con la ruota di scorta sul portellone (incernierato lateralmente) e un'altezza da terra piuttosto marcata, benché fosse una semplice trazione anteriore. L'aspetto degli interni era piuttosto spartano. Anche per questo, con il restyling in vendita dal 2018 tante cose sono cambiate, sia nell'aspetto della sport utility sia nel livello di finiture e dotazioni. Soprattutto, l'aggiornamento ha portato la versione a trazione integrale. Risultato: tra il 2018 e il 2019 le consegne in Europa hanno superato rispettivamente le 110 mila e 120 mila unità (fonte Carsalesbase.com), prima di frenare bruscamente nell'anno successivo, fermandosi a circa 47 mila.

Cambio di rotta. Ma più che il trend di vendita calante, sui destini della EcoSport pesano le scelte strategiche della Ford, che in Europa è sempre più votata alla mobilità alla spina. Lo dimostra anche la decisione di puntare su una variante a emissioni zero della Puma, della quale, per ora, si è visto solo un simbolico teaser. E sui dettagli del progetto la Casa mantiene ancora uno stretto riserbo. Assodato che non verrà costruita sulla piattaforma Meb della Volkswagen, che invece verrà condivisa dall'Ovale blu per altri nuovi modelli, la Puma a batteria vedrà il disco verde per la produzione entro due anni.