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Doug Field lascia Apple e torna a Dearborn

Nonostante le continue indiscrezioni in circolazione da mesi tra Asia e Stati Uniti (le ultime parlano di presunte trattative in corso con fornitori, Case automobilistiche giapponesi e coreane per avviare la produzione entro il 2024), la Apple Car rimane un progetto tanto intangibile da sollevare dubbi sulle reali intenzioni della multinazionale di Cupertino. Incertezze alimentate anche dai frequenti cambiamenti al vertice della struttura organizzativa dedicata all'ormai famoso “Project Titan”: l'ultimo è avvenuto ieri, con l'annuncio del reclutamento di Doug Field da parte della Ford. Field, dal 2018 responsabile dei progetti speciali della Apple, tra cui, per l'appunto, quello della iCar, è stato nominato "chief advanced technology & embedded systems officer” dell'Ovale blu.

I compiti a Dearborn. Il dirigente torna così a Dearborn, dove ha trascorso la prima parte della propria carriera professionale ricoprendo l'incarico di ingegnere di sviluppo tra il 1987 e il 1993. Sarà a diretto riporto dell'amministratore delegato Jim Farley e dovrà lavorare in stretto contatto con il responsabile delle attività operative e della piattaforma prodotti, Hau Thai-Tang. Il suo compito sarà quello di creare la prossima generazione soluzioni per la connettività della Ford, anche in virtù della sua esperienza nello sviluppo di tecnologie per l'auto e la mobilità, non solo alla Apple ma anche alla Tesla. 

La carriera. Field, laureato in ingegneria meccanica al Massachusetts Institute of Technology di Boston, ha infatti lavorato, dal 2013 al 2018, alla società di Palo Alto, dove, da vice presidente dell'engineering, ha seguito importanti progetti di sviluppo, tra cui il lancio della Model 3. Alla Apple, invece, ha trascorso due periodi della sua carriera professionale: dal 2013 al 2018 ha ricoperto la posizione di vice presidente con delega al Product Design dei computer Mac, seguendo lo sviluppo di diversi device, tra cui MacBook Air, MacBook Pro e iMac. Dopo i cinque anni alla Tesla, e gli attestati di stima ricevuti per il suo difficile compito di definire la struttura produttiva di quella che fino a pochi anni fa era una semplice startup, Field è tornato a Cupertino accendendo le speranze su un imminente lancio in grande stile del progetto della Apple Car, proprio alla luce del suo nuovo incarico, che lo ha portato a lavorare al fianco del veterano Bob Mansfield, responsabile del programma di sviluppo dei sistemi per la guida autonoma. 

Le ripercussioni. E invece non è andata così: il progetto Titan è stato oggetto di revisioni e ristrutturazioni, con personale trasferito ad altri compiti all'interno dell'azienda e continui rinvii e ridimensionamenti. Insomma, una situazione di instabilità dimostrata anche dai frequenti avvicendamenti nella squadra manageriale del “Project Titan”: stando alle indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti, Field sarebbe il quarto dirigente a lasciare Cupertino, a dimostrazione di come ai piani alti della piramide dirigenziale non abbiano ancora preso una decisione definitiva sullo sbarco nel mondo dell'auto. In ogni caso, l'assunzione di un ingegnere del calibro di Field rappresenta un gran colpo per la Ford, perché potrebbe aiutare la Casa americana a convincere gli investitori delle sue capacità di competere con la Tesla e altri costruttori nel campo dell'elettrificazione e delle nuove tecnologie per la mobilità. Nel giro di pochi anni, i dubbi del mercato sulle strategie dell'Ovale Blu sono costati il posto prima a Mark Fields e poi a Jim Hackett.




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